Gli studenti e le studentesse  con bisogni speciali e /o con disabilità sono tra quelli che normalmente soffrono di più nei periodi di lockdown in Europa e nel mondo. Il processo di adattamento che tutti gli studenti hanno dovuto seguire è stato di certo molto più difficile per loro che sono stati, in molti casi, deprivati del cruciale contatto con i pari e del supporto pedagogico di cui fruivano precedentemente. . 

Questa situazione ha pesato sui ragazzi ma ancor di più sulle loro famiglie che si sono spesso sentite abbandonate.

A partire da questa esperienza alcune importanti organizzazioni europee si sono unite in un progetto per realizzare un valido sistema di supporto sia metodologico che informatico per aiutare chi è stato costretto, suo malgrado, alla didattica a distanza. Pertanto gli studenti e le studentesse disabilità o bisogni speciali, le loro famiglie, i docenti di sostegno di ogni ordine e grado, i terapisti e gli operatori sono le categorie a cui il progetto si rivolge.

Il progetto europeo SUPPORTING SUCCESS FOR ALL  si basa, nella sua totalità, su 6 partners ufficiali e 5 associati da 7 Paesi dell’EU. Poznan Supercomputing and Networking Center (PSNC), l’infrastruttura informatica e centro di ricerca per la scienza polacca, coordina il progetto e il principale partner tecnologico. Casa Santa Rosa, un centro riabilitativo italiano di Roma e parte di un’organizzazione benefica diffusa a livello internazionale, ricoprono il ruolo di collegamento tra le attività del progetto e le persone con disabilità, le loro famiglie, e caregivers.

L’Università di Roma La Sapienza (Italia), il Università Nazionale di Atene per le Tecnologie (Grecia), il Politecnico di Porto (Portogallo), e l’Università Lituana di Scienze Mediche (Lituania) sono i partner accademici del progetto per via del loro legame con:

1) scuole, attraverso il loro ruolo istituzionale come fornitori di corsi di formazione per insegnanti

2) caregivers, attraverso i loro ospedali e scuole di medicina come anche i loro programmi di formazione di riabilitazione professionale in scuole di riabilitazione

3) aziende e realtà operanti nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazone (TIC) applicate all’innovazione per via delle loro attività di ricerca in questo campo

Altre 4 università dalla SPAGNA si sono unite al progetto dopo il suo inizio come partner associati: l’Università Autonoma di Madrid, l’Università di Granada, l’Università di Salamanca e l’Università di Re Juan Carlos.

Infine, anche GEANT (Olanda), il network paneuropeo di ricerca ed educazione, supporta l’iniziativa.

In occasione dell’avvio del progetto abbiamo avuto modo di intervistare il coordinatore, Michal  Zimniewicz  che ci ha così spiegato di cosa tratta.
-Come si chiama il progetto e perché?
-Essendo un progetto internazionale, il nome è in inglese ed è “Supporting success for all – Universal Design Principles in Digital Learning for students with disabilities”. La sua versione italiana è “Favorire il successo di tutti – i principi pedagogici dell’Universal Design in Learning  per gli studenti con disabilità”. Per gli amici basta dire “SUCCESS”.
Qual è lo scopo del progetto?
– Il progetto promette di creare una piattaforma digitale creata su misura delle esigenze di studenti e studentesse. E di accompagnarla con delle guide metodologiche create ad hoc.
Quando comincia?
– E’ già cominciato : il 30 marzo c’è stato l’inizio ufficiale e si può partecipare andando al sito SUCCESS4ALL.EU
– Quanto durerà?
– 2 anni ma le risorse create saranno disponibili per tutti gratuitamente per almeno altri tre anni. Credo per questo che è un’ottima occasione di creare qualcosa di importante e veramente utile per tutti noi che pensiamo insieme al benessere di chi è meno fortunato: parlo delle famiglie, degli operatori,dei terapisti e dei docenti .
– Perché il progetto è così importante?
– SUCCESS, vuole aiutare tutti ad avere successo nel loro piccolo, a vivere serenamente la propria vita. Questo progetto riunisce così tutti quelli che interagiscono con questa categoria di studenti e studentesse per costruire insieme qualcosa che potrà essere usato facilmente e il tutto nella propria lingua. Quello che realizzeremo aiuterà sia chi abita in un paese ricco sia chi vive in uno meno fortunato. Perché la disabilità non conosce confini e non discrimina in base al portafoglio.
– A chi si rivolge questo progetto?
– Si rivolge ai centri come Casa Santa Rosa, dove vengono assistiti tanti bambini e bambine con bisogni speciali o disabilità. Si rivolge ai genitori con cui il dialogo e la collaborazione è continua. Si rivolge ai docenti e alle docenti di sostegno che hanno il difficile compito di integrare i ragazzi nelle classi. Si rivolge però anche a tutti i docenti, perché aiutare chi ha un bisogno speciale significa aiutare tutti. E infine si rivolge agli operatori e alle operatrici che aiutano sia le famiglie che i docenti. Tutti condividono lo stesso obiettivo: aiutare chi ha bisogno.
-Come si può partecipare?
– Tutte le persone interessate possono partecipare suggerendoci come possiamo aiutarle meglio, sperimentando quello che andiamo a costruire, offrendo la loro eventuale disponibilità a collaborare: basta andare sul sito (www.success4all.eu) o scriverci a  contact@success4all.eu. Risponderemo nella loro lingua.
-Ma siete solo all’inizio, ci riuscirete?
-Sono sicuro di sì, i partner di questo progetto sono realtà importanti nei rispettivi paesi e tutti noi siamo convinti della bontà di quello che facciamo.
Skip to content